Empatia: una tecnica per entrare in empatia con chiunque
Il primo passo per iniziare una sessione di coaching è instaurare una relazione profonda con il coachee. Da dove iniziare? Parti dal creare empatia.
L’aspetto relazionale è fondamentale in un rapporto di coaching ed è alla base sia della capacità del coach di farsi seguire e di guidare il coachee, sia dei risultati che si vogliono ottenere.
Relazione, fiducia, empatia sono parole che ricorrono spesso quando si parla di coaching proprio perché sono i pilastri da cui partire per rendere un percorso di coaching efficace.
In questo articolo voglio soffermarmi proprio sul concetto di empatia, partendo dalla sua definizione, per poi illustrarti una tecnica con cui riuscirai ad entrare in empatia con chiunque.
Partiamo!
Che cos’è l’empatia
Partiamo con il capire cos’è l’empatia prendendo in prestito la definizione del vocabolario Treccani che definisce l’empatia come:
“la capacità di comprendere lo stato d’animo e la situazione emotiva di un’altra persona, in modo immediato, prevalentemente senza ricorso alla comunicazione verbale”.
Tutti gli esseri umani sono dotati di questa capacità (tranne soggetti affetti da gravi psicopatologie), che è fondamentale non soltanto per ogni singola persona, ma per l’intera società.
L’empatia, infatti, è ciò che rende possibile la socializzazione, la condivisione di pensieri e di emozioni, e che rende possibile l’insorgere di quel sentimento che ci spinge a prenderci cura di un’altra persona.
L’empatia è quindi importante non solo a livello individuale ma anche a livello sociale.
Riuscire a creare empatia con tutte le persone con cui ci relazioniamo è un grande vantaggio. Il problema è che all’atto pratico risulta molto complicato.
Tante persone hanno difficoltà a relazionarsi, a creare sintonia con gli altri, ad immedesimarsi nello stato d’animo di chi si ha di fronte, a capire come approcciarsi.
E questo vale anche per i coach o per aspiranti tali, in un ambito, come quello del coaching, in cui sapersi relazionare e creare empatia è un requisito fondamentale.
Oltre alla propria predisposizione all’ascolto attivo, alla relazione e alla comprensione, ci sono alcune tecniche che possono aiutare a generare empatia.
Il discorso sarebbe molto lungo, ma qui voglio farti conoscere un metodo pratico che utilizzo e che in tanti utilizzano per innescare il fuoco dell’empatia.
Una tecnica per entrare in empatia: il rispecchiamento (mirroring)
Come ti ho anticipato oltre a sottolineare l’importanza dell’empatia nella vita e nel coaching, voglio darti anche qualche indicazione più concreta.
Mi riferisco a una tecnica presa in prestito dalla Programmazione Neuro Linguistica che ti aiuterà a creare empatia con chiunque.
Questa tecnica è conosciuta come Mirroring ovvero Rispecchiamento.
In cosa consiste?
Si tratta di assumere una postura uguale e speculare a quella del tuo interlocutore.
Quando facciamo questo accadono due cose molto interessanti:
- la persona che abbiamo di fronte ci percepisce simile a lui, e questo perché la sua mente subconscia legge il nostro “assumere la sua stessa posizione” come un indice di similarità. Insomma, è un po’ come se pensasse: “Questa persona si muove come me, quindi è simile a me, di conseguenza posso fidarmi di lui”.
- chi usa il rispecchiamento riesce ad accedere in parte agli stessi stati emotivi dell’interlocutore. E questo perché ad ogni determinata posizione equivale un preciso assetto mentale. Questo ci mette nella posizione di comprendere molto più profondamente la persona che abbiamo di fronte.
Alcuni studi hanno confermato che l’empatia si genera più facilmente quando il corpo degli interlocutori è in sincronia.
C’è però un errore che in queste situazioni devi evitare di commettere.
Vediamo quale.
Rispecchiamento: il fatale errore che può distruggere l’empatia
Una delle convinzioni che ho potuto riscontrare tra gli studenti di coaching e di PNL è credere che rispecchiare significhi scimmiottare: non è affatto così!
Per evitare questo sono due le attenzioni che devi avere, una che riguarda l’atteggiamento e una che riguarda la tecnica.
- Atteggiamento: l’idea che devi avere bene in mente mentre esegui il rispecchiamento è che questo è un mezzo per entrare in sintonia con l’altro, per comprenderlo, per avvicinarsi il più possibile al suo universo emotivo. Se, invece, l’atteggiamento è quello di chi pensa “Ora ti rispecchio e così fai quello che voglio io”, l’effetto sarà esattamente l’opposto, e la persona che hai davanti invece che vederti come simile, si limiterà a percepire un forte senso di fastidio.
- Tecnica: non andare di fretta! Se il tuo interlocutore accavalla le gambe, non farlo immediatamente, lascia passare qualche secondo. E soprattutto, non avere l’ansia di seguirlo. Sii fluido, calmo, fai in modo che il movimento che stai andando a rispecchiare sia in primo luogo piacevole per te.
Presta grande attenzione a come utilizzi la tecnica del rispecchiamento perché invece che generare empatia c’è il rischio di ottenere l’effetto contrario.
Creare empatia: scopri tutte le tecniche per relazionarti in modo efficace
Ovviamente questa non è l’unica tecnica per creare empatia, ma è di certo la più semplice, quella che già adesso puoi sperimentare per implementare le tue abilità di coach.
Ma, anche nel caso tu non fossi un coach, puoi provare ad usare questo strumento nella vita di tutti i giorni e notare come cambiano le tue relazioni e come i tuoi rapporti personali cominciano a farsi sempre più profondi.
Per scoprire tutte le tecniche più efficaci per generare empatia e creare relazioni di valore, ti consiglio di partecipare al corso PNL Practitioner.
La PNL è la disciplina numero uno al mondo per avere una comunicazione eccellente in ogni situazione e scoprirai tante tecniche da applicare fin da subito per migliorare le tue relazioni.
Se poi vuoi imparare a sviluppare questa capacità nell’ambito del coaching, ti aspetto al corso “I Pilastri del Coaching”.
A presto.
Roberto